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Fieracavalli 2006. Attacchi & incudine

 

Attacchi e incudine,due parole positive per questa edizione di “fieracavalli” : sempre loro, sì i maniscalchi dell’Esercito che battendo con sapiente e musicale ritmo, dalla barra di ferro color rosso ciliegio in pochi minuti sono capaci di approntare un signor ferro da cavallo, con tanto di stampi, controstampi e barbette, un vero spettacolo che i visitatori più attenti non perdono di certo.

 

Gli attacchi,sì, sì, in questo 2006 ce ne sono veramente molti ma…mai troppi:dai “tiro rapido pesante” all’eleganza delle carrozze con i loro cocchieri a cassetta e maestri nella guida. Tanto per non togliere ai più bambini la gioia di sognare, curatissimi attacchi con minuscoli pony girano rispettosi per i viali della fiera. Certo,un certo stupore per chi non segue in modo specifico il G.I.A. (Gruppo Italiano Attacchi), è destato da quelle strane macchine derivanti dalle carrozze, con tanto di freni a pedale, freno destro e freno sinistro : poca tradizione ma tanta utilità per chi vuole cimentarsi in gare dai percorsi stretti e accidentati, a parere mio trattasi di una leggera forzatura ma, si sa, oggigiorno tutto fa spettacolo e per il divertimento personale si è disposti a sacrificare l’estetica ed alcuni fondamentali della fisica.

 

Non solo attacchi o mascalcia a “fieracavalli 2006”ma anche e soprattutto, si respira aria di ritorno ai “bei tempi”,aria di voglia di cose vere e non il cavallo come simbolo di potere o di dominio ma il cavallo come amico insostituibile, nel lavoro, nel gioco e nel tempo libero. Lo spettacolo a Verona non manca di certo, basta guardarsi in giro per vedere quanto è strano il mondo o meglio: come può essere strana certa gente.

 

Editoriale a cura di Emanuele Bolla.

Tecnico Federale di 3°livello, Giudice Nazionale di Endurance, Atleta Azzurro e capo equipe di squadre nazionali ufficiali e fondatore del C.I.T. “Club Ippico Ticino”.

 

 

 

 

 

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