Parco Nazionale della Val Grande
Il Parco Nazionale della Val Grande, situato nel Verbano Cusio Ossola nella omonima Valle Ossola, nella zona alta del Lago Maggiore, e non lontano dalla Valle Antrona e Valle Vigezzo, è uno dei più belli di questa nostra Italia, forse non è famoso come altri Parchi presenti sul territorio nazionale, ma sta di fatto che al suo interno, grazie alla ragione di essere una zona selvaggia con la S maiuscola, vi è una notevole se non impressionante varietà di specie, alcune molto rare, di flora e fauna.
Proprio per le sue caratteristiche morfologiche, la presenza di aree impervie, sentieri non segnalati spesso pericolosi ed inaccessibili, si consiglia caldamente di avvalersi di guide esperte per effettuare delle escursioni (Guide Ufficiali del Parco, Guide Alpine e accompagnatori naturalistici abilitati),alcune volte, messe a disposizione gratuitamente dall’Ente Parco al quale potete telefonare per avere informazioni al n.0323-557960 .
I percorsi sono diversi, sia in luoghi adiacenti la valle con partenze da paesi come Villadossola, ad itinerari propri della Val Grande come la traversata di Malesco la quale richiede due giorni con pernottamento in bivacco ad escursioni in Val Cannobbina, Vigezzo e Ossola.
Sono presenti comunque alcuni "Sentieri Natura" segnalati, illustrati, tematici e privi di difficoltà:

All'ombra degli abeti - il bosco di conifere
Cappella Porta - Pian Cavallone (Caprezzo)

L'uomo-albero - la faggeta
Ompio - Monte Faiè (S. Bernardino Verbano)

La civiltà della fatica - il rapporto uomo-ambiente
Cicogna -Alpe Prà e Leciuri (Cossogno)

Una storia d'acqua - l'acqua e il disboscamento
Cicogna - Pogallo (Cossogno)

Vivere in salita - la civiltà contadina
Premosello Chiovenda - Colloro (Premosello Ch.)

Il respiro della storia - il medioevo e la storia di Vogogna)
Vogogna-La Rocca (Vogogna)

Storie di pietra - l'uso della pietra
Beura - Bisoggio (Beura Cardezza)

Lungo il filo di una traccia - le tracce degli animali
Trontano - Faievo (Trontano)

Il nome che porta questo Parco la dice lunga, l'area wilderness più grande d'Italia, con i suo 12.000 ettari, circondato da una quindicina circa di piccoli comuni, situati in diverse valli che ne delimitano il territorio.
Il suo interno è tuttora selvaggio ed incontaminato, grazie all’aiuto di guardiani naturali, quali montagne difficili e selvagge quanto Lei , che sembrano volerla abbracciare per proteggerla, ed in effetti, ci sono riuscite; Faggete allineate, boschi di Castagni, di Conifere, Pioppi, Ontani e come se non bastasse anche il raro Tasso, pian piano, salendo verso le vette , sempre più le zone boschive lasciano il posto a verdi prati ed alpeggi , dove possiamo ancora ammirare specie rare quali il Tulipano Alpino, il Rododendro Bianco e l’Aquilegia Alpina .

A questo trionfo della Flora non è da meno la Fauna, presente in Valle con moltissime specie, dai rari Cervi ai Camosci e Caprioli, dalla Donnola alla Volpe, ma anche Tassi, Vipere, Marmotte, Gallo Forcello, Faine, la trota Fario, padrona dei torrenti puri e limpidi che solcano il parco, e per finire l’Aquila Reale vera regina di tutta la Val Grande.

Guardando oggi la Val Grande, così severa, si capisce veramente che cosa vuol dire l’espressione “forza della natura”, è difficile immaginarla circa mezzo secolo fa, popolata da centri abitati e dove al suo interno era prospera l’attività di disboscamento per il commercio del legname fatto scendere a valle sfruttando il corso naturale dei suoi torrenti, ora non vi è più nulla di tutto ciò, se non qualche rudere malinconico, o tracce di esso, a testimonianza del passato, la natura ha preso il sopravvento, la natura, per una volta, ha vinto la sua battaglia e niente ormai la può più fermare.

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