lago maggiore: case vacanza, cultura, gastronomia [veduta del lago]

 

 

 

Acquisto: Mi faccio la barca!

 

Ricordo che alcuni decenni or sono, vidi un film con Johnny Dorelli, allegro e spassoso, dal titolo: “Mi faccio la barca” di Sergio Corbucci; prendendo spunto dal film e ricordando vagamente il tipo di imbarcazione, iniziamo qualche amichevole chiacchierata su quanto è vasto e complicato per i neofiti, il fantastico mondo delle barche e del loro acquisto.

Nel film in questione la barca era un “motor-sailer”, barca che può andare sia a vela che a motore, la barca di Dorelli era circa 30/35 piedi, misura che ritengo un po’ pochina per inglobare gli ingombri della o delle motorizzazioni e quelli delle vele o meglio gli “intralci” che albero, boma e sartie possono provocare..

 

A mio modesto parere, e per le esperienze vissute, le barche, o sono a vela o sono a motore, altrimenti i costruttori per cercare di accontentare le due esigenze e quelle del mercato, finiscono per commercializzare degli ibridi che non rendono bene ed altrettanto male navigano, sia a vela che a motore. Perciò, il primo punto della “chiacchierata” è un consiglio: occorre valutare e ponderare e poi fare la scelta, o si naviga sfruttando il vento, oppure, occorre affidarsi a dei buoni motori a gasolio, se si va per mare è consigliabile averne sempre due…

                                

 

Che la Vostra passione per la nautica, sia rivolta all’uno o all’altro dei casi, occorre specificare che è sconsigliabile il “fai da te”, con l’acqua, il vento e le onde, non è permesso di scherzare, perciò non avventuratevi al comando di un’imbarcazione, senza prima avere frequentato degli appositi corsi. Come per le automobili la scelta è molto legata dall’uso che l’acquirente desidera farne, e…molto importante, la disponibilità finanziaria, e si perché anche le barche costano, soprattutto quelle valide e di solito vale la regola : “chi più spende meno spende”, a parità di dimensioni.

 

Aggiungete al Vostro eventuale preventivo, che qualsiasi barca necessita di accurata manutenzione annuale, oltre al rimessaggio, o posto barca in acqua. Occorre anche dire che i piaceri di libertà che le barche possono procurare, sono paragonabili a pochi altri hobby e passioni; negli ultimi decenni ho avuto, sostituendoli ogni 6 / 7 anni ben 3 “Sciallino 25”, classici gozzi liguri cabinati e vi assicuro che bordeggiando il mar Ligure, oltre a rilassarmi e divertirmi ho incontrato :balene, delfini, mante, globi-cefali e molte altre specie di pesci, ma…questa è un’altra storia..

 

Tornando alle barche in generale, ricordate che se vi parlano di opera viva e opera morta, trattasi di discorso estremamente serio e da valutare con estrema attenzione. Opera viva: è la parte dell’imbarcazione a contatto con l’acqua. Opera morta: è tutto ciò che si trova dalla linea di galleggiamento in su, dalle fiancate, agli spazi abitabili. Per ora, abbiamo fatto un primo “avvicinamento” all’immenso mondo-barca, in seguito approfondiremo. Emanuele Bolla

 

Barche in vendita sul Lago Maggiore

 

 

 

 

 

 

Booking Hotel Real Time